Guida per scegliere le porte adatte al pavimento in laminato

PAVIMENTI IN LAMINATO E PORTE DA INTERNI: UN MATRIMONIO PERFETTO

 

Ti piacerebbe rinnovare la tua casa evitando impegnativi lavori di muratura?

Una delle soluzioni più efficaci per stravolgere il look dei tuoi spazi è la sostituzione di porte e pavimenti.

Sappiamo che la sostituzione o l’installazione delle pavimentazioni possono comportare costi elevati e lavorazioni laboriose, ma in commercio ora puoi trovare dei pratici pavimenti in laminato, che sono un ottimo compromesso tra costo, facilità di installazione ed estetica.

 

Fai attenzione però, esistono tantissime tipologie di pavimento laminato, di ottima, ma anche di scarsissima qualità.
L’aspetto realistico del legno e l’elevata resistenza a graffi, urti e macchie sono senza dubbio le peculiarità che scegliendo un laminato di bassa fattura andranno a perdersi compromettendo così il risultato finale e la durabilità nel tempo.

Ora che ti abbiamo introdotto l’importanza nella selezione del pavimento laminato, vogliamo guidarti nell’abbinare porte e pavimenti in modo corretto.

 

TONO SU TONO PER UNA SCELTA SENZA ERRORI

La scelta che senza dubbio risulterà più semplice per un risultato elegante e lineare è adottare la medesima finitura, o in gradazione di colore, del pavimento laminato anche sulle porte interne.

 

In questo caso le collezioni di porte Garofoli saranno un ottimo alleato, in quanto tutti i complementi presenti nelle collezioni – porte, pavimenti, boiserie e battiscopa – sono disponibili in finitura coordinata.
Questa soluzione è l’ideale per gli amanti dell’armonia e dell’equilibrio tra gli elementi d’arredo.

Qui di seguito puoi trovare alcuni esempi di match vincenti di pavimento laminato di Gidea e porte Garofoli.

 

Nella foto sottostante il pavimento in laminato effetto rovere chiaro è stato abbinato alle porte in legno laccate bianche della collezione Miraquadra. Come noterai il battiscopa è stato scelto nella stessa finitura della porta, per creare una cornice neutra che faccia da filo conduttore in tutte le stanze.

 

 

In questo secondo caso ti mostriamo invece una combinazione di tinte scure: il pavimento in laminato nella finitura rovere testa di moro si abbina perfettamente alla porta effetto malta della collezione No-Limits.

 

 

 

L’ELEGANZA DEL VETRO

Via libera nella scelta se invece optiamo per l’abbinamento del pavimento in laminato con porte in vetro.
La sobrietà del materiale non andrà mai a scontrarsi con il colore del pavimento e l’unica attenzione che dovrai avere sarà nella selezione del profilo giusto. Soprattutto nel caso in cui il pavimento è in una colorazione scura, il vetro della porta favorirà l’illuminazione e aumenterà la percezione della grandezza della stanza.

 

LE FINITURE

Nella breve gallery che segue puoi dare un’occhiata alle finiture più interessanti della nostra collezione di pavimenti in laminato.

Nelle foto puoi apprezzare quanta similarità visiva ci possa essere tra i laminati più moderni e il legno.

 

 

 

 

 

 

Quali porte abbinare ad un parquet in rovere sbiancato?

QUALI PORTE ABBINARE A UN PAVIMENTO IN ROVERE SBIANCATO

 

Abbinare le porte con il parquet  in rovere sbiancato, può sembrare un’ impresa semplice, ma in realtà bisogna fare molta attenzione per ottenere un risultato armonioso.

Nel nostro blog ci siamo già occupati dell’abbinamento tra pavimento e porte, ma in questo articolo vogliamo focalizzarci su una tipologia di pavimento molto di tendenza negli ultimi anni: il parquet in rovere sbiancato.

Il trend dello stile nordico che ha imperversato nelle ultime stagioni ha portato infatti una grande attenzione verso i legni più chiari, come il rovere sbiancato, il rovere naturale oppure due alternative presenti nel nostro catalogo: il rovere Ice e il rovere seta.

 

 

ROVERE SBIANCATO E ALTRE FINITURE CHIARE

Partiamo subito rispondendo a una domanda che ci viene fatta spesso: “Parquet rovere sbiancato: pro e contro?”
Il rovere sbiancato è una tipologia di pavimento fra le più belle e versatili, in grado di donare un forte senso di calore e comfort.

Un altro pro del rovere sbiancato Garofoli e che lo si trova, nella stessa finitura, sia per le porte che per i pavimenti, i rivestimenti e gli armadi.
Per alcuni un contro è rappresentato dal prezzo del parquet stesso rispetto ad altri tipi di pavimento, ma questo è un ostacolo spesso solo apparente. I parquet prefiniti come il nostro richiedono infatti un costo molto più basso per l’installazione.

Il colore rovere sbiancato è una finitura semplice da abbinare, ma in base alla scelta della porta cambia completamente l’aspetto generale della casa.

Se desideriamo un risultato lineare e molto accogliente consigliamo di abbinare questo tipo di parquet a porte interne in rovere sbiancato.
La scelta tono su tono è raccomandata per abitazioni con ambienti ristretti in quanto la continuità di colore aumenterà la luminosità e la percezione degli spazi.

 

 

 

Per case, invece, dove design è la parola d’ordine il rovere sbiancato del pavimento(o le finiture affini) sarà perfetto con una porta in vetro e alluminio.

Il matrimonio tra rovere sbiancato e vetro è infatti perfetto, di grande classe ed eleganza.

 

 

 

ALTERNATIVE AL ROVERE SBIANCATO

Se vuoi delle alterative interessanti al rovere sbiancato, puoi valutare due finiture che stanno veramente facendo tendenza: il rovere Ice e il Rovere seta.

Te le presentiamo in ambientazioni in cui sono state rese veramente protagoniste.

 

 

Per chi ama il legno ma predilige interpretazioni minimal ecco sotto un’idea irresistibile: al parquet sono state abbinato porte, battiscopa e armadi tutti nella finitura rovere ice e in versione raso parete.

 

 

Se invece desideri una tonalità più calda ecco un bel living realizzato con il rovere seta e le porte scorrevoli in vetro.

Come puoi notare dall’immagine sottostante è inoltre possibile scegliere in rovere seta anche la parete attrezzata e la boiserie.

 

 

Il dettaglio di classe? Il vetro con decorazione bianca invece che il classico vetro trasparente.

 

MAXI by Rimadesio

Sempre su misura come ogni modello della collezione sistemi scorrevoli, Maxi di Rimadesio si distingue per una particolare struttura che consente di raggiungere dimensioni eccezionali, fino a 3500 mm in altezza e 2000 mm in larghezza.

 

 

La personalizzazione di ogni progetto è inoltre garantita dalla possibilità di scegliere tra le diverse finiture della struttura, in alluminio verniciato o rivestito in noce e rovere, e dei pannelli, previsti in 73 vetri della collezione Rimadesio.

La scelta dell’alluminio e del vetro come unici materiali, insieme alla possibilità di smontare i pannelli, rendono Maxi un prodotto completamente riciclabile, nel rispetto delle più rigorose norme internazionali sulla tutela dell’ambiente.

 

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Le dimensioni corrette per una cabina armadio funzionale

 

LE DIMENSIONI PER UNA CABINA ARMADIO FUNZIONALE GAROFOLI

 

Tra gli interventi più desiderati durante la ristrutturazione della camera da letto c’è senza dubbio la sostituzione dell’armadiatura tradizionale con una pratica cabina armadio.

Le misure della cabina armadio non sono fisse, ma a seconda dello spazio disponibile è possibile realizzare un ambiente comodo e funzionale, anche se non si dispone di una stanza dedicata.

Per creare una cabina armadio funzionale servono almeno 2 mq, dove la dimensione minima per la larghezza è di 120 cm, di cui 60 per muoversi agevolmente e altri 60 per l’ingombro dello spazio occupato dai vestiti stipati, per una lunghezza di 2 metri.

In questo caso la cabina sarà disposta su un solo lato e sarà adibita esclusivamente a guardaroba, mentre per le dimensioni di una cabina armadio abitabile, da utilizzare anche come spogliatoio, è opportuno avere una maggiore profondità, di almeno 2 metri.

Durante la progettazione non avremo bisogno quindi di tantissimi mq, ma sarà necessario un attentissimo studio sia del luogo che accoglierà la cabina che della gestione e organizzazione di ogni piccolo spazio dedicato!

 

COME PROGETTARE LA TUA CABINA ARMADIO

Le idee e possibilità progettuali per realizzare cabine armadio in piccoli e grandi spazi sono delle più svariate: dalla forma agli accessori, alla scelta dei materiali, in commercio si possono trovare tantissime soluzioni.
Certo è che il sogno di tutti è avere una camera con cabina armadio adiacente, con spazio infinito per riporre abiti, accessori e scarpe, ma in realtà ben pochi hanno il privilegio di avere così tanti mq a disposizione!
Questo però non ci deve assolutamente scoraggiare perché, come abbiamo già anticipato, l’estensione non è un problema se pianifichiamo attentamente gli interventi.

 

COME CHIUDERE LA CABINA ARMADIO

La porta a battente è di norma la soluzione più economica, ma non sempre quella più adatta a tutti gli ambienti.

Di fatto per chi deve combattere con i cm la scelta ideale sarà una porta rototraslante o una chiusura con porte scorrevoli.
Con quest’ultima soluzione, infatti, si eviterà l’ingombro dell’apertura/chiusura della porta a tutto vantaggio dello spazio disponibile per gli accessori interni, i mobili della stanza o per una maggiore libertà di movimento.

Per cabine armadio piccole, un’idea molto di tendenza negli ultimi anni, è l’utilizzo di semplici armadi componibili, privati integralmente o parzialmente delle ante di chiusura.
In questo caso risparmieremo i cm dedicati alle porte, ma dovremo fare maggiore attenzione alla scelta di finiture e colori dei mobili interni, che dovranno essere rigorosamente in linea con tutti gli altri elementi della stanza.

Sarà inoltre fondamentale un ordine rigoroso nell’organizzazione di vestiti, scarpe e accessori.

Va sottolineato che alcuni scelgono questa opzione non tanto per una necessità di spazio ma per una preferenza stilistica.

Negli hotel di un certo livello, ad esempio, capita sempre più spesso di trovare cabine armadio aperte, dietro al letto. In questo caso la scelta migliore è coordinare gli accessori interni alla cabina armadio con mobili e boiserie della stanza da letto. Il risultato infatti è un ambiente armonico ed elegante.

In foto: porta scorrevole a due ante collezione Gdesigner modello IVE 1V rovere wengè, vetro fumè trasparente.

In foto: porta a battente lato a spingere collezione Poema modello SPATIO LT rovere wengè. Boiserie in rovere wengè.

 

 

Il consiglio, per chi non vuole rinunciare ad una cabina armadio funzionale, ma ha poco spazio, è l’utilizzo di soluzioni personalizzabili, come i sistemi Miria di Garofoli, così da avere un’ampia gamma personalizzabile, in dimensioni e finiture, di porte e prodotti coordinati per tutta la camera da letto.

Le ante Miria possono infatti essere realizzate in legno, vetro, laminato e laccato e possono essere scelte nella stessa finitura degli accessori come scarpiere, appendiabiti e mensole.

 

In foto: Attrezzatura interna per cabina armadio Miria. 

 

 

 

LA GIUSTA ILLUMINAZIONE PER LA CABINA ARMADIO

Qualunque sia la dimensione della cabina armadio, la luce all’interno è parte integrante di un buon risultato finale.
Una sola luce centrale non è in grado di assicurare una visibilità ottimale all’interno di cassetti e ripiani e potrebbe creare delle zone di ombra.
Il massimo della funzionalità dell’illuminazione all’interno dei guardaroba si potrà ottenere con faretti o strisce di led per una luce diffusa su tutto lo spazio. A sostegno di una buona luce artificiale è sempre consigliabile anche massimizzare il filtraggio della luce naturale, facilmente risolvibile con l’inserimento di porte a vetro.

 

In foto: porta scorrevole a quattro ante collezione Gdesigner modello IVE 1V rovere wengè, vetro riflettente

 

 

 

INTERNI DELLA CABINA ARMADIO BEN ORGANIZZATI

 

L’attrezzatura interna è, insieme agli elementi citati sopra, di fondamentale importanza per non compromettere la funzionalità della cabina armadio.

Allora ecco gli elementi essenziali da tenere sempre bene a mente durante la progettazione interna della cabina armadio:

  • posizionare alla base le cassettiere oppure moduli porta scarpe; sopra, ad altezza uomo (non si superino quindi i 190 cm da terra) sistemare tutti gli appendiabiti;

  • lo spazio in altezza andrà organizzato con mensole e ripiani a giorno, ma anche con scatole per dividere i vari indumenti in base alla stagione;

  • all’interno della cabina non dovrà mai mancare uno specchio che rifletta l’intera figura, ma nel caso non fosse possibile la soluzione potrebbe essere una porta a specchio

 

In foto: attrezzatura interna in rovere seta

 

 

 

 

 

 

Per maggiori informazioni

Porte blindate Torterolo&Re. La sicurezza a 360 gradi.

Dall’interno all’esterno le nostre 8 difese

Le serrature delle porte blindate Torterolo&Re sono dotate di 8 barriere studiate proprio per assicurare il massimo della sicurezza passiva.

I tentativi di effrazione avvengono molto spesso agendo forzatamente sulla serratura, ad esempio cercando di scassinarla forandola, strappando via il cilindro, rompendone i fissaggi.

È quindi necessario che la serratura sia dotata di accorgimenti e protezioni che ne impediscano l’apertura anche se sottoposta ad azioni di questo tipo.

 

1_ SERRATURA PER CILINDRO A PROFILO EUROPEO CON CUORE INTELLIGENTE BREVETTATO:
un dispositivo “sente” la presenza del cilindro a chiavistelli fuoriusciti (serratura in sicurezza) e, in caso di estrazione dello stesso, li blocca in posizione.

2_PIASTRINA DI REGISTRAZIONE CON FUNZIONE ANTI CARTA:
la speciale sezione della piastrina di regolazione dello scrocco ne impedisce l’apertura forzata.

3_PIASTRA DI PROTEZIONE IN ACCIAIO AL CARBONIO TEMPERATA ANTI-TAGLIO E PERFORAZIONE:
un vero e proprio scudo da 1,5 mm di spessore a difesa di tutti i meccanismi della serratura.

4_STRUTTURA PORTANTE:
un ulteriore profilo in acciaio da 1,5 mm su cui la serratura viene fissata.

5_SFERE IN ACCIAIO TEMPERATO ANTITRAPANO:
a difesa delle viti di fissaggio del dispositivo di protezione cilindro.

6_SAGOMA DISPOSITIVO ANTI-TRAPANO E ANTI-ESTRAZIONE A CONO CALIBRATO:
impedisce i tentativi di strappo con tubi o estrattori che non trovano punti di appiglio.

7_PASTIGLIA ROTANTE CONICA A SPESSORE MAGGIORATO:
per evitare i tentativi di spacco tramite cacciavite.

8_DISPOSITIVO POLIMERICO DI DEVIAZIONE DELLA PUNTA:
nel caso in cui venga superata la difesa della pastiglia, guida la punta del trapano lontano dal cilindro e ne difende i meccanismi chiave

 

 

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Avere una casa a prova di ladro ne aumenta il valore

 

Immobiliare.it rileva che l’affitto di abitazioni sicure costa il 21% in più rispetto alla media, mentre è del +7% il prezzo richiesto per la vendita.

Ma in Italia solo un immobile su tre è dotato di porta blindata e appena il 10% ha un impianto di allarme.

 

 

 

 

In foto: porta blindata EGLIDE di Torterolo&Re

 

I furti in abitazione sono i più comuni in Italia. Dati Istat ci informano che nel 2016 sono stati denunciati ben 214.053 casi dei quali quasi la metà nel Nord Italia e più del 10% solo a Milano.

Per questo, secondo un’analisi di Immobiliare.it, le case munite di prodotti anti-effrazione vengono vendute al +7% e affittate a un prezzo del 21% più alto rispetto alla media.

 

 

In foto: persiana blindata Erreci, classe 3 anti-effrazione 

 

 

 

Tirando le fila, se volete aumentare il valore della vostra abitazione in affitto o in vendita, potete prendere in considerazione l’idea di installare una porta blindata certificata oppure rendendere più sicure porte e finestre, con grate e persiane blindate.

Maniglie moderne e classiche

Completano le porte come piccole sculture che danno carattere all’ambiente

 

 

 

 

Le preferisci morbide e sinuose, lineari e spigolose o giocose e colorate?

Le maniglie sono come moderne sculture, danno carattere all’ambiente e diventano decori dalla personalità inconfondibile.

Come sceglierle?
Tieni conto prima di tutto della porta che andranno a completare, considera gli elementi caratterizzanti come il materiale con cui è realizzata e le eventuali decorazioni su anta, telaio e coprifilo.
In presenza di cerniere a vista, abbina la maniglia di conseguenza.

Le porte bianche sono quelle che lasciano più libertà di scelta e le forme curve sono quelle che garantiscono la presa più confortevole.

 

Maniglia OLIVARI modello ARC

La semplicità elegante del prospetto Arc nasconde una qualità tattile che si rivela nell’atto d’impugnare la maniglia, quando si ha modo di sperimentare la “morbidezza” organica del suo lato interno.

 

 

Maniglia OLIVARI modello TWIST

La torsione architettonica è un elemento chiave nella progettazione di una serie di progetti  su scale diverse: dagli edifici ai padiglioni.

Nel caso di Twist è stata adattata al disegno di una maniglia.

 

 

 

Maniglia OLIVARI modello NIRVANA

Nel modello Nirvana, la pulsione di Massimo Iosa Ghini per la componente aerodinamica del segno si esprime con evidenza nella soluzione scelta per il raccordo tra il mozzo e la leva.

La torsione e il dinamismo impresso nel punto in cui si incontrano, lo slancio della leva, la linea filante del loro innesto (riducendosi di sezione il mozzo, la leva acquista dinamismo) sono elementi espressivi di questa sua passione per la velocità e il movimento che lo caratterizza fin dai suoi esordi “bolidisti”.

 

 

Maniglia OLIVARI modello LAMA

Gio Ponti mette a fuoco due tipi di approccio al disegno della maniglia. Uno, organico, più funzionale, in cui la leva si offre alla presa della mano modellandosi secondo un disegno sinuoso.

L’altro, invece, geometrico, in base al quale è la mano ad adattarsi “naturalmente” alla forma.

 

 

Maniglia OLIVARI modello CHEVRON

Zaha Hadid ci ha dato l’opportunità (e l’onore) di collaborare in occasione del suo primo progetto a New York: un edificio residenziale accanto al parco sulla High Line.

Nella maniglia Zaha Hadid ha voluto trasferire la stessa ricerca sperimentale di strutture dinamiche e innovative, tipica di ogni suo progetto d’architettura.

 

 

Maniglia OLIVARI modello ICE CUBE

Il modello Ice Cube si può dire sia la prima maniglia in cristallo molato, ossia ricavato da una lastra di cristallo tecnico e super-trasparente. In questo “gioco di volumi semplificati” tipici del linguaggio di Dominique Perrault – grazie anche alla collaborazione di Gaëlle Lauriot-Prévost – l’ispirazione nasce da uno strumento quale il morsetto usato naturalmente nei cantieri per tenere insieme forme e materiali diversi.

 

 

 

Maniglia OLIVARI modello DIANA DAMIER 

Il Guilloché è una tecnica decorativa di incisione realizzata con apposite macchine che, guidate manualmente, generano un preciso, intricato e ripetitivo pattern sul materiale di base.

Con la decorazione Damier “a scacchi”, il best-seller Olivari Diana assume caratteri di un’eleganza sofisticata.

 

 

Maniglia OLIVARI modello AURORA

L’idea di una maniglia che racchiudesse la magia del vetro è nata dal colloquio con Alessandro Mendini. Ebbe subito l’intuizione di una goccia di vetro trasparente integrata o emergente dal metallo, e così anche l’idea della forma.

 

Come scegliere la maniglia per la tua porta scorrevole

 

Quando si sceglie una porta a scomparsa o una porta a scorrimento esterno, occorre porre grande attenzione anche a quello che può sembrare un dettaglio e invece rappresenta un elemento molto importante per l’estetica e la funzionalità del serramento: la maniglia.

In questo articolo ti mostriamo alcune soluzioni, così che tu possa scegliere la maniglia per porta scorrevole più adatta allo stile di casa tua.

Come potrai notare le porte scorrevoli Garofoli sono state progettate per poter integrare maniglie di diverso tipo: da quelle più sottili a quelle più scenografiche.

 

 

MODELLI E FINITURE

 

In ogni tipo di porta la maniglia contribuisce a definire lo stile e anche a rendere più o meno comoda l’apertura.

Le maniglie per porte scorrevoli, hanno un ruolo ancora più centrale, soprattutto se parliamo di maniglie per porte scorrevoli a scomparsa.

In questo caso infatti l’anta della porta scorre all’interno del muro e ha quindi necessità di una soluzione di apertura che permetta lo scorrimento a scomparsa.

 

 

 

Sopra potrai notare una maniglia a vaschetta di forma quadrata, posizionata su una porta Garofoli MILIA laccata bianca.

Per estrarre la porta dal vano viene invece montato un tiraporta in tinta con la maniglia. Sulle porte scorrevoli Garofoli e Gidea la vaschetta può essere scelte di diverse forme – tonda o quadrata – e con serratura Yale, Patent, con nottolino e anche liscia, senza alcuna serratura.

 

 

 

 

Un’altra opzione molto apprezzata ed esteticamente più particolare è la maniglia Playa.

Te la mostriamo montata su una porta scorrevole laccata della collezione Miraquadra e su una porta in vetro della collezione G-Like.

 

 

 

La maniglia PLAYA può essere scelta in diverse finiture: cromo lucido, cromo satinato, inox, ottone lucido, ottone satinato, bronzo, bianco opaco, nero opaco, bianco lucido, nero lucido ed in tutta la gamma colori RAL.

 

 

PORTE SCORREVOLI IN VETRO

 

Quando si parla di porte scorrevoli in vetro ci si trova davanti a diverse opzioni: maniglioni, maniglie adesive oppure a vaschetta e la nostra soluzione PLAYA.

 

Ti mostriamo alcune possibilità nelle immagini qui sotto.

Se la porta è a scorrimento esterno le possibilità sono più ampie perché l’anta non deve scorrere nel muro.

Nel caso di scorrimento scomparsa la maniglia deve per forza essere piatta.

 

 

In questa porta scorrevole tutto vetro, la maniglia ha un look rigoroso e minimale, ideale per lo stile moderno dell’ambiente.

 

 

Nella fotografia superiore invece, abbiamo voluto dare più spazio alla maniglia, scegliendo un maniglione che contribuisce a dare personalità alla porta e a sottolinearne il design.

 

 

 

Su questa porta scorrevole doppia  della collezione BiSystem è stata posizionata una maniglia Playa nella finitura cromo satinato.

Una soluzione elegante per gli amanti dello stile pulito.

Di seguito ti mostriamo invece tre modelli che puntano a impattare visivamente il meno possibile, consentendo comunque una facile gestione di apertura e chiusura.

 

 

 

 

PORTE SCORREVOLI IN LEGNO O LACCATE

 

Le tipologie di maniglie per porte scorrevoli in legno o laccate non sono differenti da quelle che abbiamo visto fino ad ora.

Unica eccezione sono quelle adesive, installabili sole sulle porte in vetro.

Nelle due porte scorrevoli in legno che vedrai sotto, è stata montata una vaschetta quadrata in cromo satinato, in linea con i vari toni di grigio presenti nella stanza.

 

 

Maniglie OLIVARI in nero opaco profondo

 

Abbiamo ampliato la gamma delle finiture delle nostre maniglie aggiungendo il nero opaco

La verniciatura, effettuata con polvere epossidica, ha uno spessore di circa 80 micron e conferisce al prodotto una finitura molto accattivante.

Se usata secondo le istruzioni d’uso e manutenzione, la finitura verniciata ha una vita lunga.
L’ elevata frequenza di utilizzo e l’eventuale esposizione agli agenti atmosferici possono ridurre la vita utile del prodotto.

 

 

 

Vieni a trovarci nel nostro show-room alle porte di Milano, per scoprire tutta la gamma di maniglie OLIVARI.

 

 

NEWS 2021. Olivari presenta la sua nuova linea di maniglie

Olivari presenta cinque nuove maniglie.

Si tratta di prodotti molto diversi, ognuno con un suo stile ben preciso, ma caratterizzati da un elemento comune: la qualità che da oltre cento anni caratterizza la produzione di questa azienda famigliare, oggi giunta alla terza generazione.

 

 

ABC design by Rem Koolhaas

“Una maniglia-archetipo che nasce dalla semplicità della sezione quadrata.

L’elementarità della geometria si presta ad essere un supporto ottimale per una serie di variazioni di finiture metalliche che generano innumerevoli possibilità di caratterizzazione e impatto nei diversi contesti.”

 

 

 

DIVA design by Luca Casini

 

“Ho voluto creare una maniglia semplice, ma elegante, che avesse una presa corposa e confortevole.
Credo di aver ottenuto un buon risultato con Diva, in cui le superfici sono generate da due curve convesse contrapposte che traslano dalla rosetta all’estremità terminale del corpo secondo una curva che progressivamente si addolcisce.”

 

 

 

LUGANO design by Carlo Colombo

 

” La maniglia Lugano nasce con l’occasione del progetto della casa per un amico imprenditore, per la quale ho voluto creare un modello nuovo, di carattere e “su misura”.

Con Olivari abbiamo lavorato molto, con affinamenti successivi atti a dare alla maniglia un aspetto sobrio ed elegante, in carattere con l’architettura e con gli arredi.”

 

 

 

 

MILANO design by Antonio Citterio

 

 

” Mi piacciono le maniglie ‘non protagoniste’. Milano è pensata come una maniglia senza tempo, un evergreen.

L’attenzione al millimetro nello spessore e al decimo nelle curvature ha permesso di ottenere una precisa percezione sensoriale e visiva di solidità e di classicità.”

 

 

 

VOLA design by Max Pajetta

 

“E’ stato uno dei miei progetti più difficili, alla ricerca di un equilibrio estetico che contemperasse le esigenze tecnico – produttive e quelle ergonomiche. Siamo soddisfatti del risultato e abbiamo scelto per questa maniglia un nome evocativo, che rendesse immediatamente l’idea della sua forma.”