Come scegliere il vetrocamera sui serramenti?

Vetrocamera per infissi: la casa non è mai stata così accogliente

 

Scegliere il vetrocamera per le finestre ha un impatto notevole su diversi elementi, come la sicurezza, la privacy, la luminosità e il risparmio energetico, ma orientarsi tra le varie soluzioni non è affatto semplice.

Cos’è il vetrocamera?

Il vetrocamera è composto da due o più lastre di vetro, poste a pochi millimetri di distanza tra di loro, solitamente di spessore variabile tra i 6 e i 22 mm.

Lo spazio vuoto che si crea tra le due lastre viene definito, appunto, camera, al cui interno viene spesso inserito un gas nobile, come l’argon e il kripton, per migliorarne le perfomance in termini di coibentazione.

Il vetrocamera migliora nettamente l’isolamento termico, l’isolamento acustico e la resistenza del vetro.

Il doppio vetro viene sigillato attraverso l’impiego di colle specifiche, e inserito all’interno di un telaio, in alluminio, PVC o legno.

 

Scegliere il vetrocamera: distanza e spessore delle lastre

L’impiego di gas nobili, come indicato in precedenza, migliora la resa energetica del vetrocamera, ma non è l’unico sistema finalizzato a questo obiettivo.

Infatti, è possibile distanziare maggiormente le due o più lastre presenti nell’infisso, in modo da renderlo ancora più efficiente per quanto riguarda l’isolamento termico.

Un altro accorgimento, è l’aumento dello spessore delle lastre di vetro.

La composizione standard prevede una proporzione 4-9-4, ovvero le lastre di vetro hanno uno spessore di 4 mm mentre l’intercapedine è di 9 mm.

Esistono, tuttavia, numerose altre soluzioni, che vengono impiegate in diversi contesti a seconda della destinazione d’uso, della tipologia di infisso installato e degli obiettivi finali in termini di sicurezza e isolamento termico ed acustico.

Scegliere il vetrocamera: fattore solare, vetro selettivo e vetro basso emissivo

Quando si parla di vetrocamera, però, è preferibile puntare su un vetro selettivo o basso emissivo, che intervengono in modo più efficace sul cosiddetto Fattore Solare o Fattore G.

 

1)Fattore Solare
Cos’è il Fattore solare? Wikipedia lo definisce così:

Data una lastra, si definisce fattore solare (talvolta indicato con g) il rapporto tra l’energia termica globalmente trasmessa dalla lastra e quella incidente su di essa.

Cosa vuol dire?

Come sai, i raggi colpendo la lastra di vetro produce calore, che viene trasferito all’interno dell’ambiente.

Minore è il fattore G, migliore è l’isolamento termico garantito dal vetro.

Come puoi immaginare, la scelta del vetrocamera in relazione al Fattore Solare va anche rapportato al luogo in cui si vive. Banalmente, in Sicilia e a Milano le esigenze sono differenti, quindi anche la tipologia di vetro impiegato sarà differente.

 

2)Vetro Selettivo
Il vetro selettivo è un vetro che consente di trasmettere i raggi solari per illuminare correttamente gli ambienti interni, ma respinge la radiazione infrarossi, che è responsabile della trasmissione del calore.

I vetri selettivi sono realizzati utilizzando dei vetri magnetronici; il magnetronico è un processo chimico-fisico che fissa sulle lastre di vetro degli ioni d’argento (invisibili), che hanno il compito di riflettere un’alta percentuale della parte calda dei raggi solari, continuando a funzionare da basso emissivo nei periodi invernali.

Questa tipologia di vetro è molto utile nei Paesi caldi, e nei mesi estivi, durante i quali è importante evitare la trasmissione di calore dall’esterno all’interno.

Ma in inverno? Come si fa ad evitare che il calore interno, prodotto da impianti di riscaldamento, si disperda verso l’esterno?

Ecco che entrano in gioco i vetri basso emissivi.

 

3)Vetro basso emissivo
Mentre il vetro selettivo impedisce il passaggio, seppure parziale, delle radiazioni infrarosse, quindi del calore, dall’esterno verso l’interno, i vetri basso emissivi svolgono anche la funzione inversa, impedendo che il calore interno si disperda verso l’esterno.

La differenza tra un vetro selettivo e un vetro basso emissivo consiste nel processo chimico con il quale avviene l’applicazione degli ioni d’argento.

 

Come scegliere il vetrocamera sui serramenti?

Vetrocamera per infissi: la casa non è mai stata così accogliente

 

Scegliere il vetrocamera per le finestre ha un impatto notevole su diversi elementi, come la sicurezza, la privacy, la luminosità e il risparmio energetico, ma orientarsi tra le varie soluzioni non è affatto semplice.

Cos’è il vetrocamera?

Il vetrocamera è composto da due o più lastre di vetro, poste a pochi millimetri di distanza tra di loro, solitamente di spessore variabile tra i 6 e i 22 mm.

Lo spazio vuoto che si crea tra le due lastre viene definito, appunto, camera, al cui interno viene spesso inserito un gas nobile, come l’argon e il kripton, per migliorarne le perfomance in termini di coibentazione.

Il vetrocamera migliora nettamente l’isolamento termico, l’isolamento acustico e la resistenza del vetro.

Il doppio vetro viene sigillato attraverso l’impiego di colle specifiche, e inserito all’interno di un telaio, in alluminio, PVC o legno.

 

Scegliere il vetrocamera: distanza e spessore delle lastre

L’impiego di gas nobili, come indicato in precedenza, migliora la resa energetica del vetrocamera, ma non è l’unico sistema finalizzato a questo obiettivo.

Infatti, è possibile distanziare maggiormente le due o più lastre presenti nell’infisso, in modo da renderlo ancora più efficiente per quanto riguarda l’isolamento termico.

Un altro accorgimento, è l’aumento dello spessore delle lastre di vetro.

La composizione standard prevede una proporzione 4-9-4, ovvero le lastre di vetro hanno uno spessore di 4 mm mentre l’intercapedine è di 9 mm.

Esistono, tuttavia, numerose altre soluzioni, che vengono impiegate in diversi contesti a seconda della destinazione d’uso, della tipologia di infisso installato e degli obiettivi finali in termini di sicurezza e isolamento termico ed acustico.

Scegliere il vetrocamera: fattore solare, vetro selettivo e vetro basso emissivo

Quando si parla di vetrocamera, però, è preferibile puntare su un vetro selettivo o basso emissivo, che intervengono in modo più efficace sul cosiddetto Fattore Solare o Fattore G.

 

1)Fattore Solare
Cos’è il Fattore solare? Wikipedia lo definisce così:

Data una lastra, si definisce fattore solare (talvolta indicato con g) il rapporto tra l’energia termica globalmente trasmessa dalla lastra e quella incidente su di essa.

Cosa vuol dire?

Come sai, i raggi colpendo la lastra di vetro produce calore, che viene trasferito all’interno dell’ambiente.

Minore è il fattore G, migliore è l’isolamento termico garantito dal vetro.

Come puoi immaginare, la scelta del vetrocamera in relazione al Fattore Solare va anche rapportato al luogo in cui si vive. Banalmente, in Sicilia e a Milano le esigenze sono differenti, quindi anche la tipologia di vetro impiegato sarà differente.

 

2)Vetro Selettivo
Il vetro selettivo è un vetro che consente di trasmettere i raggi solari per illuminare correttamente gli ambienti interni, ma respinge la radiazione infrarossi, che è responsabile della trasmissione del calore.

I vetri selettivi sono realizzati utilizzando dei vetri magnetronici; il magnetronico è un processo chimico-fisico che fissa sulle lastre di vetro degli ioni d’argento (invisibili), che hanno il compito di riflettere un’alta percentuale della parte calda dei raggi solari, continuando a funzionare da basso emissivo nei periodi invernali.

Questa tipologia di vetro è molto utile nei Paesi caldi, e nei mesi estivi, durante i quali è importante evitare la trasmissione di calore dall’esterno all’interno.

Ma in inverno? Come si fa ad evitare che il calore interno, prodotto da impianti di riscaldamento, si disperda verso l’esterno?

Ecco che entrano in gioco i vetri basso emissivi.

 

3)Vetro basso emissivo
Mentre il vetro selettivo impedisce il passaggio, seppure parziale, delle radiazioni infrarosse, quindi del calore, dall’esterno verso l’interno, i vetri basso emissivi svolgono anche la funzione inversa, impedendo che il calore interno si disperda verso l’esterno.

La differenza tra un vetro selettivo e un vetro basso emissivo consiste nel processo chimico con il quale avviene l’applicazione degli ioni d’argento.

 

Come capire se è arrivato il momento di cambiare le tue finestre a Milano?

4 SEGNALI PER CAPIRE CHE E’ ORA DI SOSTITUIRE LE FINESTRE

 

Le finestre delle nostre case hanno una doppia funzione: da un lato si aprono sul mondo esterno, ci permettono di godere del panorama (quando c’è) e lasciano che la luce naturale illumini i nostri ambienti; dall’altro ci proteggono dal freddo pungente o dal caldo afoso quando le temperature diventano troppo rigide o troppo soffocanti.

Per fare ciò devono però rispettare gli standard di efficienza energetica, devono essere isolanti e – nel caso di serramenti in là con gli anni – vanno tenute costantemente d’occhio per capire se la loro funzionalità (anche per quanto riguarda i semplici meccanismi di apertura e chiusura manuale) non sia stata compromessa.

 

 

Una finestra che non svolge appieno le proprie funzioni va cambiata. Ma com’è possibile capire quando arriva il momento della sostituzione?

Ci sono 4 segnali da tenere sotto osservazione per capire se è urgente rinnovare il tuo serramento:

 

  • TEST DELLA CONDENSA

Se sui vetri delle nostre finestre vediamo formarsi gocce di condensa, ciò significa che questi vanno cambianti, perché hanno perso la loro funzione isolante.

 

  • STRUTTURA DEL TELAIO

Deve essere monitorato il suo stato e la sua tenuta ermetica: se non è in ottime condizioni può diventare fonte di dispersione energetica andando ad incidere su costi economici e ambientali.

 

  • MOVIMENTAZIONE DELLA FINESTRA

E’ bene controllare che il meccanismo di apertura e chiusura funzioni a dovere e che serri in maniera ottimale la finestra, onde evitare dispersioni di calore o infiltrazioni dall’esterno.

 

  • TEST DEGLI SPIFFERI

Sembra banale, ma se vi trovate in prossimità della finestra e sentite correnti d’aria filtrare dall’esterno significa certamente che essa ha perso le proprie proprietà isolanti e che il conto sulla vostra bolletta energetica sarà molto più alto di quanto non dovrebbe essere.

 

 

 

 

Ti sei reso conto che le tue finestre hanno perso col tempo le loro caratteristiche di isolamento termico e sei quindi giunto alla conclusione di sostituirle con dei nuovi modelli?

È indubbio che, di fronte a una simile operazione, ciascuno voglia ottenere i risultati migliori in fatto di isolamento sia termico che acustico.

Questo significa anche andare incontro a spese a volte molto consistenti: non fatevi scoraggiare dalla cifra che troverete sul preventivo (che va sempre visionato con attenzione e richiesto in modo che sia compilato nella maniera più esaustiva e dettagliata possibile), e pensate che state operando un investimento che andrete ad ammortizzare nel corso degli anni potendo contare su un prodotto longevo e di qualità, che durerà decenni e abbatterà i costi delle vostre bollette.

 

Muffa in casa? Colpa dei nuovi serramenti…

 

 

 

Parliamoci chiaro….

La Sig.ra Maria entra nel nostro show-room, lamentandosi del freddo e dei vetri che fanno condensa.

Le viene mostrato un nuovo serramento che risolve i problemi d’isolamento, performante e che sopratutto non lascia spifferi.

La Sig.ra Maria decide di acquistare i nuovi serramenti.

Arrivano i nuovi serramenti, vengono posati a “regola d’arte” che equivale a dire tutto e niente, e con l’arrivo dei mesi freddi la Sig.ra Maria è contentissima. Nel frattempo continua a vivere come ha sempre vissuto, mantenendo le stesse abitudini e gli stessi comportamenti.   Pensate che non apre mai i vecchi infissi, perché sui vetri di questi nuovi l’acqua non gocciola più!

Arriva Pasqua, e con le pulizie di rito l’amara sorpresa.

Dietro ai quadri c’è la muffa, dietro l’armadio già i primi funghi, sotto le tende meglio non parlarne…

E intanto il telefono del serramentista diventa rosso!!!

La Sig.ra Maria proprio non ci sta, e nonostante gli si dica di arieggiare in maniera corretta, perché l’umidità relativa della casa è prossima all’80%, si rivolge all’Adiconsum, Codacons e Altroconsumo.

Ovviamente tutto questo è un’esagerazione… ma diciamo che rende bene l’idea!!

Per questo è importantissimo seguire una certa prassi dopo l’acquisto di nuovi serramenti:

–> Ventilare più frequentemente gli ambienti;

–> Aprire completamente la finestra dopo aver fatto la doccia;

–> Aprire completamente la finestra dopo aver cucinato;

–> Aprire completamente la finestra al risveglio;

–> Evitare di stendere la biancheria umida o bangata in casa.

 

 

Arieggiare correttamente è la condizione indispensabile per mantenere un ambiente salubre, soprattutto dopo aver sostituito i vecchi serramenti.

Ci sono due modi: farlo manualmente o meccanicamente.

Nel primo caso sarà sufficiente aprire, in modo intelligente, le nuove finestre.

Nel secondo caso invece, bisognerà acquistare una macchina che faccia questo al posto nostro.

 

BONUS alberghi ed agriturismi a Milano. Legge di stabilità 2018

Bonus per la riqualificazione energetica per Alberghi e strutture ricettive, agevolazione fiscale fino al 65%.

Il Bonus alberghi e agriturismi 2018, è stata una delle tante novità previste dalla scorsa Legge di Bilancio e che ha previsto per alberghi, hotel, agriturismi ed in generale gli immobili ad uso turistico, la possibilità di beneficiare di un’importante agevolazione fiscale sulle ristrutturazioni edili.

 

 

Come funziona???

Grazie a questa agevolazione fiscale, le strutture ricettive beneficiarie potranno ottenere un credito d’imposta pari al 65% (precedentemente era del 30%) della spesa effettuata per interventi di riqualificazione effettuati dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2018. La spesa massima agevolabile non potrà superare la somma di 200 mila euro per ogni struttura ricettiva, mentre il credito d’imposta potrà essere ripartito in 2 quote annuali.

 

 La detrazione è valida per questi interventi:

  • Restauro e risanamento conservativo;

  • Ristrutturazione edilizia;

  • Abbattimento delle barriere architettoniche;

  • Aumento dell’efficienza energetica;

  • Acquisto di arredi e mobili da destinare esclusivamente agli immobili oggetto del bonus.

 

 

Chi ne può beneficiare??

Imprese turistiche titolari di alberghi, alberghi diffusi, agriturismi, strutture termali, residence, villaggi turistici, ecc…

 

 

 

CHIAMACI AL 02-90003246 PER AVERE MAGGIORI INFORMAZIONI!

 

Serramenti Philo. EMK presenta le nuove linee.

serramenti alluminio-legno

Una nuova serie di infissi EMK con profili in legno ridisegnati in forma squadrata, disponibili nella combinazioni legno e legno-alluminio.

Vantaggi della nuove linee di serramenti

  • Maggiore coordinabilità con arredi interni
  • Possibilità di vetrocamere ancora più performanti
  • Cinque finiture spazzolate
  • Ferramenta a scomparsa di serie

philo

 

  • GARANZIA 15 ANNI
    EMK garantisce i suoi infissi per un periodo di 15 anni
  • 100% MADE IN ITALY
    Infissi realizzati interamente in Italia
  • SOSTENIBILITÀ
    Legni di piantagioni predestinate alla coltura ripetitiva o foreste a regimi di espianto controllati. Alluminio riciclabile al 100%.

LA NOSTRA GUIDA ALLA SCELTA DELLA TUA FINESTRA PERFETTA PT.2

Continua il nostro manuale “di sopravvivenza” sulla scelta delle vostre finestre.

Parliamo di vetri. Per assicurare le elevate prestazioni dei serramenti, indipendentemente dai materiali in cui sono realizzati, è necessario utilizzare vetri con proprietà determinanti per il risparmio energetico, l’isolamento termico e l’isolamento acustico.

Esistono varie tipologie di vetri sul mercato:
Vetrocamera: i doppi vetri
La vetrocamera è un materiale prefabbricato costituito da due lastre di vetro unite lungo il perimetro con un sigillante plastico, ma distanziate di almeno 4 mm, in modo da formare uno spazio d’aria da riempire con un gas ad alto potere isolante, sia termico che acustico.All’interno della camera viene eliminata quasi totalmente l’aria e vengono inseriti gas quali l’argon, il kripton e lo xeno che hanno lo scopo di aumentare l’isolamento termico del vetro. I vetri basso emissivi riescono a trattenere gran parte del calore all’interno di un locale, evitando così la dispersione energetica, e allo stesso tempo riescono a proteggere l’interno di un abitazione dai raggi UV e dal calore del sole.
– Vetri basso-emissivi, per il risparmio energetico
Sono stati messi in commercio in conformità con la Normativa EN 673 e sono in grado di trattenere fino al 90% del calore di un locale, evitando così la dispersione energetica. I vetri basso-emissivi sono consigliati nelle zone a clima particolarmente freddo.
– Vetri fonoassorbenti, per l’isolamento acustico
Si tratta di vetri ad alto potere isolante dal punto di vista acustico. I vetri fonoassorbenti sono indicati nelle zone molto trafficate e affacciate sulle strade di città.
– Vetri assorbenti, per la stagione calda
Si tratta di vetri che permettono di respingere il grande calore esterno nelle stagioni calde, senza oscurare i vetri utilizzando persiane o avvolgibili. Questi vetri assorbono l’energia del calore e a poco a poco la rilasciano verso l’esterno, non permettendole quindi di passare all’interno. I vetri assorbenti non sono riflettenti e quindi sono idonei per le vetrate.
– Vetri riflettenti, per la stagione calda
Una pellicola particolare respinge verso l’esterno l’energia del calore che colpisce la finestra. I vetri riflettenti sono particolarmente adatti nelle aperture dei tetti, quindi in appartamenti mansardati.
– Vetri blindati
Quando le dimensioni delle finestre superano i 150 cm di larghezza, è più alto il rischio di effrazioni. Per ovviare a questo rischio si può ricorrere a vetri di sicurezza, che possono essere accoppiati o temperati. I vetri accoppiati sono costituiti da due lastre incollate tra loro tramite una pellicola resistente allo strappo, che tiene legati i frammenti in vetro in caso di rottura. I vetri temperati sono molto resistenti agli urti: in caso di rottura si disgregano in piccoli frammenti smussati e non taglienti.

LA NOSTRA GUIDA ALLA SCELTA DELLA TUA FINESTRA PERFETTA PT.1

L’acquisto di nuove finestre per le nostre abitazioni rappresenta una scelta importante e di grande valore, acquistare nuovi serramenti non è equiparabile all’acquisto di un auto, di una tv o di altri beni di consumo che avranno sicuramente una durata inferiore nel tempo.
Questa guida è rivolta a tutti coloro che stanno valutando la posssibilità di acquistare dei nuovi infissi.

I materiali:
1) Legno
Il legno è un ottimo isolante termico e acustico ed è da sempre utilizzato per costruire e realizzare serramenti. La sua bellezza estetica dipende dalla qualità del legno utilizzato che può variare notevolmente e incidere in modo determinante nel prezzo di una finestra, da un’essenza all’altra e dalle varie finiture.
Gli infissi in legno possono essere verniciati con tecniche differenti tra loro: laccature colorate coprenti, laccature a poro aperto oppure per mantenere l’aspetto naturale del legno vengono applicate generalmente vernici trasparenti.
Le finestre in legno sono molto resistenti e pregiate ma hanno bisogno di cura e manutenzione a seconda dell’esposizione al sole e alle intemperie a cui sono.
2)Alluminio
L’alluminio è un materiale leggero, robusto e resistente agli agenti atmosferici ed è molto utilizzato per realizzare serramenti e persiane.
I colori in cui può essere realizzato sono tutti i colori della scala RAL (più di 2000!) e tutte le varie finiture “effetto legno”, che tendono a ricreare una resa estetica simile a quella del legno.
L’alluminio è un conduttore naturale, e quest’ultima proprietà non rende però molto performanti gli infissi in alluminio nell’isolamento termoacustico.
Gli infissi in alluminio sono stabili, robusti, molto semplici da pulire e non richiedono particolari accorgimenti o manutenzione.
3)PVC
Il PVC o polivinile di cloruro, è un polimero termoplastico che riscaldato a una temperatura di circa 200° diventa viscoso e viene estruso in differenti profili che una volta raffreddati saranno tagliati e saldati tra loro per produrre finestre e porte dalle elevatissime prestazioni isolanti e dalla grande resa estetica.
Il pvc generalmente viene estruso nel colore bianco e la sua superficie è liscia. Per ricreare l’estetica del legno vengono applicate durante il processo produttivo, subito dopo l’estrusione dei profili, pellicole con spessori di circa 200 micron che riproducono fedelmente la superficie e le venature del legno
Il pvc è un ottimo isolante termico e acustico, ed è resistente alle intemperie. La conducibilità termica molto bassa assicura un totale isolamento dal gelo, dalla neve, dall’acqua e dal vento. Il pvc è inoltre una vera e propria barriera agli attacchi della salsedine (che invece attacca e danneggia gli infissi in alluminio) e degli agenti atmosferici (piogge acide, inquinamento)
I serramenti in pvc non hanno bisogno di nessuna manutenzione nel tempo, hanno costi vantaggiosi e la pulizia può essere effettuata facilmente con detergenti neutri o soluzioni acquose.

4)Materiali combinati
I materiali analizzati singolarmente sono spesso combinati tra loro per ottenere risultati migliori sia esteticamente che a livello di isolamento. Legno/alluminio (legno interno e alluminio esterno), Pvc/alluminio (rivestimento esterno dell’infisso con un guscio in alluminio che permette la realizzazione di colori non eseguibili con i profili in pvc), pvc/legno (legno interno e struttura e parte esterna in pvc), legno/pvc/alluminio (legno interno, struttura in pvc, alluminio esterno). Le soluzioni combinate sono molto belle esteticamente e risultano estremamente utili quando esigenze particolari ci obbligano a mantenere una tipologia di materiale o un colore all’esterno ma non vogliamo rinunciare all’interno della nostra abitazione alla nostra finitura preferita.