EUCLIDE, 2012
“Su questa tabula rasa, ciò che risalta è la congiunzione tra cilindro e parallelepipedo: una magia di tecnica di cui sono grato a Olivari”.
Considero il progetto di Euclide Q un esercizio di economia di segni. Nel caso della maniglia, mi sono proposto di spingermi al limite del processo di riduzione degli elementi che la compongono. Tutto eliminato fino ad arrivare a tre semplici volumi: la luce fa il resto.