Porte da interni Garofoli a Milano. Una gallery di idee per te

STILE CLASSICO, MODERNO O SHABBY CHIC PER LE TUE PORTE?

 

Devi scegliere le porte e stai cercando immagini che ti ispirino? In questo articolo abbiamo creato una gallery di porte da interni Garofoli ricca di immagini perché tu possa trovare spunti e ispirazioni.

Puoi infatti essere in cerca di porte dallo stile classico, magari in legno massello oppure nell’evergreen assoluto: il laccato bianco.

Oppure vuoi porte dallo stile moderno, magari dal design minimale come le nostre porte a filo muro.

Se invece ti interessano le tendenze, abbiamo inserito per te anche delle porte in stile shabby chic; quelle della collezione Mirabilia.

 

Porte filomuro a soffitto, abbinata a sistema di chiusura Miria e parquet in rovere ice

 

Porte collezione Dorè laccato bianco opaco abbinate a boiserie bugnata

 

Porte collezione 110ELODE in rovere castagno antico con cimasa, diamanti e basette diamantate.

 

 

Porte collezione PANGEA abbinate a boiserie e parquet in rovere seta

 

Collezione Gabilia in rovere tabacco

Porte collezione Mirabilia in laccato bianco opaco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Porte insonorizzate per interni. Come funzionano?

Come isolare casa con le porte insonorizzate?

I rumori rappresentano un elemento di disturbo per la nostra quiete: vediamo come proteggerci al meglio dall’inquinamento sonoro grazie alle porte insonorizzate

 

 

 

Casa è sinonimo di pace, libertà e soprattutto privacy: ci sentiamo protetti e al sicuro perché racchiusi in una dimensione cucita a misura delle nostre esigenze.

Proprio per questo uno dei requisiti che un’abitazione deve avere è la tranquillità, l’assenza di rumori che possano alterare i personali ritmi di vita.

Soprattutto in città è di fondamentale importanza abitare in un luogo non soggetto a inquinamento sonoro proveniente dal traffico, dalle attività, oppure da vicini rumorosi.

Ma è importante anche eliminare i rumori interni!

Per questo vengono adottate misure finalizzate all’abbattimento dei livelli di rumorosità: finestre, pareti e, perché no, porte con isolamento acustico.

 

 

In foto: porte interne Garofoli collezione MIRAQUADRA 

 

Per isolare acusticamente gli ambienti ed eliminare i rumori sia esterni che interni, la soluzione ideale sono le porte insonorizzate.

Questo tipo di porte hanno la funzione di attutire le vibrazioni e le onde meccaniche del suono, in particolar modo quelle comprese tra i 50 Hz e i 5000 Hz, quindi, dai suoni più gravi a quelli più acuti.

 

 

In foto: porte interne Gidea collezione GRAIN

 

Esistono molte tipologie di porte antirumore e la maggior parte sono dal punto di vista estetico e funzionale apparentemente uguali a quelle tradizionali.

Sono però rese uniche dall’inserimento nella struttura di materiale fonoassorbente e fonoisolante, come il sughero o la lana di legno, ad esempio.

Elementi non trascurabili perché il pannello della porta insonorizzata svolga bene la sua funzione sono l’inserimento di un’apposita guarnizione sulla battuta e l’utilizzo di un sistema di chiusura magnetico che garantisce maggior aderenza allo stipite di chiusura.

Sigillare infatti, il perimetro della porta, con questi due semplici meccanismi consente un significativo abbattimento del rumore.

 

In foto: porte interne Gidea collezione LAMMY POEMA

Come realizzare una cabina armadio su misura

Non c’è donna al mondo che non desideri realizzare una cabina armadio per vestiti, scarpe e ogni accessorio che possiede.

 

 

 

Spesso associamo l’idea di una cabina armadio con una casa di lusso, ma non è sempre così. Questo comodo sistema per organizzare il nostro guardaroba è perfetto per ogni tipo di casa e permette di sfruttare al meglio gli spazi.

 

 

Le cabine armadio possono essere componibili o modulari ed offrono una flessibilità nella realizzazione che permette di creare soluzioni estremamente funzionali. Ogni accessorio può avere uno spazio dimensionato nel modo corretto, ogni elemento è visibile ed organizzato.

Lo spazio per una cabina armadio si può ricavare, come è logico, da una porzione della camera da letto. Se questa non è sufficientemente grande per contenerla, la si può realizzare in una stanza adiacente o all’interno di un disimpegno che serve due camere contigue, in un sottoscala o in mansarda.

Consigliamo di non andare al di sotto dei 2.5 x 1.2 metri.

Non preoccupatevi di sacrificare troppo lo spazio della zona letto.La funzione della cabina armadio è quella di ordinare e favorire la fruizione del vostro abbigliamento, quindi il resto della camera dovrà contenere pochi ed essenziali arredi.

Le dimensioni e soprattutto la forma dipendono dalla grandezza della stanza e dalla posizione di porte e finestre. La forma preferita è regolare di solito rettangolare o quadrata, ma in alcune occasioni, per sfruttare meglio lo spazio disponibile, si possono scegliere forme meno regolari ed altrettanto efficienti.

 

 

L’arredamento di una cabina armadio si basa fondamentalmente su pannellature fissate al muro alle quali sono agganciati, ripiani regolabili in altezza, appendiabiti e cassettiere. Non mancheranno accessori come appendiborse, portacravatte e portapantaloni.

Una cabina armadio, se ben organizzata può essere utilizzata non solo per riporre abiti e accessori, ma anche valigie e coperte sfruttando gli spazi in altezza e agli angoli.

Come pulire i vetri…faticando meno!

Pulire i vetri della casa è un’operazione impegnativa che a volte può presentare qualche difficoltà.

Ecco i consigli utili per avere dei vetri puliti e senza aloni.

Come pulire i vetri senza aloni?

Per iniziare con il piede giusto è importante scegliere il giorno più adatto per dedicarsi alla pulizia dei vetri sotto il profilo meteorologico. Di certo non è consigliabile darsi alla pulizia degli infissi esterni quando si profila un acquazzone all’orizzonte, questo è chiaro!

Ma è bene evitare anche le giornate di afa e sol leone.

In secondo luogo bisogna valutare quanto sia sporco il vetro da pulire: a seconda della polvere e dei residui presenti sulla superficie, infatti, si dovrà valutare se effettuare una preparazione del vetro prima di passare il detergente. Molto importante è poi stabilire quale tipo di prodotto utilizzare per la pulizia.

Sul mercato sono presenti molti detersivi specifici per lavare i vetri, che rendono sicuramente l’operazione molto più veloce.

La varie fasi della pulizia vetri

Come accennato, i vetri molti sporchi, che presentano degli importanti residui di polvere sulla superficie, devono essere trattati prima di procedere alla pulizia col detergente.
Il trattamento preventivo può essere fatto in diversi modi. Uno di questi consiste nello spolverare il vetro con uno straccio o un panno morbido e poi passare acqua tiepida o calda mediante una spugna ben imbevuta.

Dopo avere preparato opportunamente i vetri, si potrà procedere alla pulizia con l’apposito detergente. Come detto prima, sono disponibili molti prodotti specifici, ma per ottenere buoni risultati si può ricorrere a detergenti fatti in casa, riuscendo così anche a spendere il meno possibile.

I detergenti naturali fai da te sono solitamente quelli composti da acqua, circa mezzo litro, aceto bianco e alcool, a cui si può aggiungere anche un po’ di bicarbonato nel caso si vogliano ottenere vetri particolarmente brillanti.

Tutti gli ingredienti vanno versati e miscelati in un apposito spruzzino che servirà poi per distribuire in modo uniforme il prodotto sulla superficie da lavare.

Alla base naturale si può aggiungere anche un po’ di detersivo, come quello per i piatti o per il forno, oppure ammoniaca, nel caso si voglia effettuare una pulizia vetri in modo più profondo, igienizzandoli.

Una volta scelto il detergente che si preferisce e dopo averlo distribuito accuratamente su tutta la superficie, bisognerà provvedere a rimuoverlo completamente.

Per questa operazione, si possono utilizzare dei panni morbidi, ma l’opzione consigliata è quella della carta dei giornali, che garantisce in tutti i casi una pulizia perfetta senza aloni.